CONTATTACI:

3347962607

ITALIA – Pescia (PT),
e-mail: info@vivaipescia.it
Mission
Mission
L'Associazione è un'aggregazione di produttori che intende rafforzare l’immagine di Pescia come centro di eccellenza nella produzione di piante.


Servizi
Servizi
Associarsi è semplice, veloce e garantisce a tutti gli associati servizi e vantaggi esclusivi.




Progetti
Progetti
Progetti in corso e futuri: formazione manageriale, identità digitale e presenza multilingue sul web, salvaguardia del patrimonio di competenze, marchi e disciplinari di produzione, marketing territoriale (di distretto) e dialogo con...

20 novembre 2016

La produzione di piante di olivo da coltivazione a Pescia: una tradizione ultracentenaria e di eccellenza

L’Associazione Florovivaisti di Pescia è formata oggi da 30 soci produttori, pari a 80 ettari e 200 addetti, e due soci onorari, il Comune di Pescia e l’Istituto agrario Anzilotti. Fra i cinque comparti tipici, prioritario quello dedicato agli olivi, per cui il territorio pesciatino possiede il primato nazionale di produzione.

Un’aggregazione di produttori che mira a rafforzare l’immagine di Pescia come centro di eccellenza nella produzione di piante. L' Associazione Florovivaisti del Comprensorio di Pescia è nata nel 2011 e subito è salita alla ribalta con un premio nella categoria delle partecipazioni collettive ad Euroflora.
Le piante di olivo presenti a questa tavola rotonda hanno contribuito a rendere famoso l’olio toscano nel mondo. Pescia è oggi leader italiano nella produzione di piante di olivo da coltivazione e, fino ai primi anni 2000, anche leader europeo, spodestata poi dall'avvento delle piante da coltura intensiva spagnole (vedi Arbequina).
Anche l'alto numero di aziende florovivaistiche che hanno aderito all’Associazione avvalora questo primato tutto pesciatino. Oggi le aziende sono passate da 8 a 30 (anzi virtualmente 31): 26 di Pescia e 5 di Uzzano (ma lo statuto apre le porte anche oltre i confini della Valdinievole, ai florovivaisti dei comuni lucchesi Altopascio e Montecarlo), per un totale di circa 80 ettari prevalentemente a coltivazione intensiva, intorno a 200 addetti e un numero di tipologie coltivate piuttosto elevato. Si va infatti dalle produzioni di olivi (in più di 20 aziende), a quelle di piante ornamentali (17), di agrumi (8), di mimose (5), ma anche di piante fruttifere (6), di vasetteria fiorita (2), e persino di fiore reciso (1), orchidee (1) e abeti (1).
Ma non solo una lunga tradizione alle spalle, fra i progetti che l'Associazione sta portando avanti: formazione manageriale, identità digitale e presenza multilingue sul web, salvaguardia delle competenze, marchi e disciplinari di produzione, marketing territoriale (di distretto) e dialogo con le istituzioni sul fronte normativo.
«Una serie di aziende che spaziano dal classico settore olivicolo alle piante fiorite in vaso, al vivaismo ornamentale, alla specializzazione verticale su una singola coltura – sottolinea il presidente Luca Cinelli –, aziende vive e vitali di una generazione imprenditoriale abbastanza giovane e proiettata nel futuro, spesso innovative e soprattutto diverse fra loro, perché la diversità è ricchezza e consente di rispondere meglio al cambiamento».
Il comitato tecnico dell'Associazione ha come coordinatore il rappresentante dell’Istituto agrario Anzilotti, prof. Maurizio Giuntini – colui che, fra l’altro, dirige l’azienda agricola dell’istituto – ed è articolato secondo cinque aree di specializzazione produttiva che contraddistinguono il florovivaismo pesciatino: Elena Sonnoli (area olivi), Stefano Rosellini (mimose), Davide Bonciolini (agrumi), Fabio Massei e Marco Canestrelli (ornamentali), Luca Beccucci (vasetteria fiorita).
Riguardo alle cinque vocazioni produttive identificate nel comitato tecnico, Nicola Del Ministro spiega innanzi tutto che per “ornamentale” si intendono sostanzialmente «le piante da giardino o di abbellimento pubblico». «Olivi, agrumi e mimose – aggiunge Del Ministro - sono piante che non rientrano al 100% in uno schema classificato di domanda stabile e definito, in più hanno caratterizzazioni di produzione e di lavorazione peculiari. Sugli olivi va precisato che la quota più rilevante per noi è l’olivo da impianto o da produzione, mentre la porzione ornamentale è una conseguenza ma non l’obiettivo produttivo primario».
Dunque le finalità dei Florovivaisti del Comprensorio di Pescia, sancite nello statuto, sono: rimuovere i fattori che ostacolano lo sviluppo delle attività agricole e florovivaistiche in Valdinievole; realizzare iniziative di tutela e valorizzazione del ruolo e dell’immagine del florovivaismo; proporsi come punto di riferimento per le autorità locali nell’esame dei problemi legati alle attività agricole e florovivaistiche. Ma, a differenza del precedente quinquennio, in cui l’attività si era concentrata «su tematiche commerciali», con in particolare «partecipazioni in forma associata ad alcune importanti fiere di settore», come osserva il presidente Cinelli, nei prossimi cinque anni l’attività sarà a 360 gradi e con due parole d’ordine: concretezza e presenza sul territorio.
Sì, perché come spiega Nicola Del Ministro, «molte aziende di medio-piccola dimensione sono state saltate dai grandi cambiamenti degli ultimi anni e non hanno dedicato tempo e risorse sufficienti alla gestione aziendale, a parte la tecnica di coltivazione del prodotto su cui sono fortissime, e invece sono necessarie competenze gestionali, come ad esempio la pianificazione finanziaria».
Come sostiene il coordinatore del Comitato tecnico, Maurizio Giuntini: «Oggi il nostro lavoro è valorizzare il distretto, fare marketing attivamente, il che significa lavorare su marchi di prodotto legati al territorio, su sistemi di riproduzione vegetale innovativi, su manifestazioni, ma ancor prima su disciplinari di produzione, perché solo regole certe e condivise possono garantire un’offerta seria, omogenea con alti standard qualitativi, che poi è quello che oggi chiede il mercato. Altrimenti si rischia di essere risucchiati verso il basso, un tipo di competizione che non ci qualifica e che servirebbe veramente a poco».